
Mi considerano pazzo perché non voglio vendere i miei giorni in cambio di oro. E io considero pazzi loro perché pensano che i miei giorni abbiano un prezzo. (Kahlil Gibran)
La moda è iniziata nel 2003, quando John Freyer ha ceduto pezzo dopo pezzo tutto ciò che possedeva. Figlio di un avvocato, John vive a Iowa City. Un giorno si è svegliato, si è guardato intorno e ha deciso che con il passare degli anni aveva accumulato troppe cose
inutili. Così ha messo all'asta via internet tutto ciò di cui riteneva di poter fare a meno. Ha venduto dalle sue
basette tagliate di fresco
fino alle sedie in eccesso (una di queste è finita in esposizione al
MOMA di New York) fino ad arrivare ad un sacchetto di
nachos già aperto.
Un giovane australiano, invece, ha messo in vendita su
eBay la
propria identità.
Il vincitore dell'asta non si sarebbe aggiudicato soltanto un nuovo nome ma anche le amicizie di Nicael, la sua collezione di Cd, la tessera del golf club, gli ex amori e un lavoro. Il prezzo di partenza era bassissimo, poco meno di 4 dollari, diversi utenti del sito d'aste on-line hanno provato a fare un'offerta. Il vincitore? Un certo ridderstrade che ha offerto ben 7.500 dollari. Per lui presto comincerà una nuova vita nel New South Wales e un lavoro originale: dovrà fare il funambolo e, se impara, anche il mangiafuoco e il comico.
Un
californiano invece hanno messo all'asta il 2% dei
propri guadagni futuri per tutta la vita in cambio della retta del college.
E tu che parte di te metteresti all'asta?